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Storia dei giochi con le carte

Storia delle Carte da Gioco (tratto da Associazione Hermes e redatto da Giordano Berti e Andrea Vitali )

Cultura aristocratica e cultura popolare nell'arte dei maestri cartari tra i secoli XV - XX 
Le carte da gioco rappresentano uno dei capitoli più affascinanti della storia del folclore in Europa. Alcuni storici suppongono che siano giunte in Europa nel corso del Medioevo in seguito ai rapporti commerciali con gli Arabi, i quali le avrebbero ricevute dagli Indiani o dai Cinesi, ma si tratta solo di ipotesi. I documenti europei più antichi risalgono alla fine del Trecento e consistono in imposizioni fiscali e limitazioni di vario tipo rivolte ai giocatori dei vari governi locali. Nel Quattrocento le carte da gioco conobbero una diffusine notevole grazie alla nascita dell’arte della stampa. Ma mentre i popolani giocavano con le carte rozze e mal disegnate, i principi utilizzavano carte realizzate da grandi artisti con tecniche raffinatissime e materiali pregiati: oro, argento, tempere e lacche oppure, più semplicemente ma con eguale perizia, con finissimi intagli xilografici. Oggi queste opere d’arte sono conservate in importanti musei come il Louvre di Parigi, il Metropolitan di New York, il Correr di Venezia, l’Albertina di Vienna; le carte popolari, invece, a causa dell’infima qualità del materiale di cui erano composte, sono quasi completamente sparite. Dagli esempi rimasti sappiamo che nel Rinascimento le immagini delle carte da gioco erano estremamente varie: scene di corte o di caccia, animali fantastici, florilegi e immagini mitologiche erano i repertori preferiti dai fabbricanti
Ad oggi in occidente la serie di semi più antica è quella Mediterranea, in particolare italiana e spagnola: Coppe, Denari, Bastoni e Spade sono i quattro semi tradizionali che sono raffigurati con simboli propri dell'epoca tardo-medievale. Secondo alcuni i semi si riferiscono agli ordini sociali classici nell'epoca medievale: Coppe per il Clero, Denari per i Mercanti, Spade per i Nobili, Bastoni per i Contadini. Secondo altri, invece, il riferimento è alle quattro stagioni.
Da questa serie si sviluppano i semi delle carte francesi: le Coppe si trasformano in Cuori, i Denari in Quadri, i Bastoni in Fiori (trifogli) e le Spade in Picche. I semi francesi si estendono all'Inghilterra, dove i fiori tornano a chimarsi Bastoni (clubs) e i Quadri sono denominati Diamanti (diamonds). Nei paesi di cultura tedesca i semi sono invece Cuori, Campanelli, Ghiande e Foglie.
Comunque i mazzi oggi più diffusi nel mondo sono quelli anglofrancesi di 54 carte (con 2 Jolly Joker). Le figure sono una particolarità delle carte: inizialmente sono disegni a figura intera. Soltanto dopo molto tempo diventano doppie, leggibili da una parte e dall'altra. Ogni figura ha una sigla: nei mazzi anglosassoni le sigle delle figure sono A (Asso = Ace), K (Re = King), Q (Regina = Queen), J (Fante = Jack). Nei mazzi francesi sono A (AS), R (Roi), D (Dame), V (Valet).
Tra il Cinque – Settecento cominciarono ad apparire i primi manuali che fissavano le regole dei vari giochi, fino ad allora piuttosto vaghe e mutevoli da una regione all’altra. Contemporaneamente le limitazioni contro i giochi d’azzardo si fecero più pesanti, perciò gli stampatori, alla ricerca di nuovi spazi di mercato, puntarono sulla produzione di carte educative: giochi geografici, stemmi araldici, scene bibliche e storiche, personaggi storici e mitologici, etc. Sul finire del Settecento, poi, in seguito alla rinascita della moda occultistica, cominciò a svilupparsi una vasta produzione di giochi cartomantici; tendenza che si sviluppò enormemente nel corso dell’Ottocento e che riscuote ancor oggi un notevole successo. Agli inizi del Novecento, il successo delle avanguardie artistiche spinse i fabbricanti di carte da gioco a commissionare a pittori e illustratori famosi i disegni per nuovi mazzi. Nello stesso periodo diverse aziende scoprirono l’utilità di sfruttare le carte da gioco come veicolo pubblicitario; nacque così una nuova tendenza che in poco fece aumentare enormemente la produzione di nuovi mazzi. Come si può notare la storia delle carte da gioco offre una vivida testimonianza di un costume tipicamente europeo.




BREVE STORIA DELLE CARTE (tratto da spazioinwind.libero.it/carte/introduzione.htm)
Le prime notizie documentate dall'esistenza delle carte provengono dalla Cina della dinastia Tang. Si trattava probabilmente di carte usate principalmente per la divinazione, riportanti alcuni simboli dell'Iching, il famoso "Libro dei Mutamenti", e l'ideogramma corrispondente. Non si trattava ancora delle carte come le intendiamo noi ma ciò non toglie che, ancora una volta, dopo la bussola, gli spaghetti e gli assegni 4 vuoto, i cinesi siano arrivati per primi. Dalla Cina le carte passarono, o si svilupparono contemporaneamente, in India, patria anche degli scacchi. Dagli indiani le appresero gli Arabi che, nel corso dei XIV sec., -attraverso la Spagna e l'Italia Meridionale, le fecero conoscere al, resto dell'Europa. Le carte arabe, o "haib", erano soltanto numeriche o simboliche, stante la proibizione dei corano di riprodurre figure umane; quelle degli Europei, che non avevano e non avrebbero comunque rispettato proibizioni simili, furono invece subito arricchite da immagini varie e da forme a volte bizzarre. I primi disegni erano ispirati a scene di caccia, di guerra o di vita di carte; fiori, frutti, animali e persino famosi personaggi dell'epoca furono i soggetti più rappresentati. Per quanto riguarda le loro dimensioni, si ebbero carte grandissime, o piccolissime, quadrate, spilungate e rotonde prima che la forma rettangolare con gli angoli arrotondati, più pratica, si affermasse. Anche i semi subirono una uguale evoluzione, sebbene fossero da subito in numero di quattro. Gli attuali semi delle carte francesi, tedesche e italo-spagnole furono adottati nel corso del XVI secolo. Mentre nel resto d'Europa le carte nazionali diedero vita a pochi sottotipi (le bavaresi e le tirolesi nei paesi germanici, le catalane e le castigliane in Spagna) in Italia, anche a causa della situazione politica, si assistette ad un gran proliferare di tipi e sottotipi spesso.,diversissimi tra loro. Da uno di questi sottotipi, nacquero, intorno alla metà del '400, i tarocchi, che si evolsero a loro volta in più mazzi, dal tarocco piemontese a quello siciliano dalle "minchiate" fiorentine di Tarot de Marseille. Gli inglesi non inventarono nessun mazzo di carte, ma si limitarono ad adottare quello francese cambiando semplicemente la denominazione delle figure: da valét a Jack, da Dame a Queen, da Roi a King. Proprio queste carte "anglo francesi" sono divenute le più diffuse nel mondo, grazie anche ai giochi che con esse si fanno, senz'altro più conosciuti e apprezzati, dal Baccarà al Poker al Bridge. Da notare che anche le carte anglo-francesi sono tutte uguali: il mazzo di Poker, ad esempio, è composto di carte di più grandi di quelle usate per il bridge (63x88 mm 57x58 mm). 
I giochi attualmente più diffusi sono anche i più recenti. Il Poker nacque nel 1829 negli Stati Uniti, il Bridge si sviluppò tra la fine del XIX sec. e gli anni '20, il Baccarà nella I metà dell'800, la Canasta fu inventata a Montevideo durante la H guerra mondiale, la scala quaranta iniziò la sua diffusione dall'Ungheria nel primo dopo guerra. I tradizionali giochi italiani possono vantare origini più lontane, nonostante spesso la loro forma attuale abbia poco a che fare con quella iniziale, la Barrica e la Primavera risalgono al XVI sec., i loro discendenti, -la scopa e la Briscola non vanno più in là del 1800. Il Tressette sarebbe nato all'inizio del 1700, il terriglio alla fine del XIX sec., il Sette e mezzo intorno al 1890, il Macao all'inizio del 1800. Il secolo d'oro per i giochi di carte fu quindi l'ottocento, ma non bisogna pensare che i giochi nascessero cosi, da un giorno all'altro. La maggior parte di essi subì una lunga evoluzione prima di assumere la forma attuale, conglobano, nel corso della propria evoluzione, elementi di giochi più antichi, oggi dimenticati. Il Bridge, ad esempio, si sviluppò dal Whist, attraverso forma intermedie come il Britch (Whist Russo) e il Bridge Whist. Dal Faraone, gioco italiano del 700, nacque l'americano Faro oggi caduto in disuso. Il Gin Rummy deriva da conchino, il Poker ha qualche affinità con la Primiera, lo Chemin de Fer è una variante del Baccarà. Il Boston sembra avere attinto sia dal Tressette sia dal Whist. Tra i giochi italiani, la Scopa deriva dalla Primiera, la Briscola dalla Bazzica, il Macao dal Baccarà, la Bassetta e la Zecchinètta dal Lanzichenecco, la cirulla dallo scopone. Piuttosto interessante è lo studio dell'origine dei nomi dei vari giochi, studio che a volte può riservare qualche sorpresa. Il Poker prende il nome dalla sua più conosciuta combinazione di carte, il tedesco Skat fa riferimento al monte ("Ska" in tedesco) di due carte utilizzato nel corso del gioco. Il Trente et Quarante deve il suo nome al, vocabolario del banchiere, il conchino allo spagnolo con quen? (con chi?) una frase inspiegabile secondo le regole attuali del gioco, il sette e mezzo al punteggio.vincente lo Chemin de Fer (Ferrovia" in francese) al fatto che i giocatori sfidano il banchiere uno dopo l'altro come se si trovassero lungo i binari di una ferrovia. 

Lista delle piu’ importanti Carte internazionali

FRANCESI COEUR CARREAU TREFLE PIQUE 
TEDESCHE HERZ SCHELIEN BLATTER ECKER 
SPAGNOLE CALIZ OROS BASTOS ESPADAS 
]TAL A SEMI SPAGN COPPE ORI BASTONI SPADE 
PIACENTINE mm. 50 x 91 40 figure a due testa 
ROMAGNOLE mm. 51 x 87 40 figure intere 
NAPOLETANE mm. 52 x 83 40 figure intere 
SICILIANE mm. 51 x 82 40 figure intere 
SARDE mm. 58 x 88 40 figure intere; 
le figure portano i numeri da 10 a 12 
ITALIANTE A SEMI iTAL. COPPE DENARI BASTONI SPADE 
VENETE(o TREVISANE) mm. 51 x 103 40 - 54 (con 8, 9, 10 e due matte), 
figure a due teste 
TRENTINE mm. 54 x 100 40, a figure intere 
BERGAMASCHE mm. 51 x 94 40 più 2 carte con i numeri dall'1 
all'8 e dall'1 al 10, figure a 2 teste 
BRESCIANE mm. 43 x 89 52 (con 8, 9, 10), figure intere 
TRIESTINE mm. 54 x 100 40 figure a due testo: le figure 
portano i numeri da 11 a 13 
ITALIANTE A SEMI FRANC. CUORI QUADRI FIORI PICCHE 
PIEMONTESI mm. 51 x 82 40, 52 (con 8, 9, 1 0) o 32 (senza 2, 3, 4, 
5), figure a due teste 
MILANESI mm. 51 x 93 40 figure a due teste 
GENOVESI mm. 58 x 88 40 figure a due teste
TOSCANE mm. 67 x 100 40 figure intere 

CURIOSITA’ SUI NOMI
Il Whist è un gioco che si fa in assoluto silenzio e Whist in ingl vuol dire appunto "silenzio". Il Nano Giallo si gioca con un tavoliere, cui centro è rappresentato un ornino di color giallo. Il Grabuge è un gi molto confusionario e "confusione" in francese si dice grabuge. Il Gribge prende il nome da uno speciale segnapunti utilizzato nel corso del gioco. Il Boston fu inventato durante la rivoluzione americana proprio a Boston. Di altri giochi è più difficile stabilire il perché del loro nome. Ad esempio il nome della Briscola deriva dal francese "brisque", cioè "soldato Bridge significa "ponte", Ramino deriva dall'inglese "rummy", ovv "strano, bizzarro". 

Origini presunte dei principali giochi
BACCARA' FRANCIA XIX sec. SKAT GERMANIA XIX sec 
CHEMIN DE FER FRANCIA XIX sec. HOMBRE SPAGNA XVII sec. 
FARAONE ITALIA, FRANCIA? XVIII sec. BAZZICA ITALIA? XVII sec.? 
FARO STATI UNITI XIX sec. NANOGIALLO FRANCIA XIX sec. 
LANZICHENECCO ITALIA XVI sec. MERCANTE IN FIERA ITALIA? XIX sec.
BATTAGLIA ITALIA XIX sec. SCARTO ITALIA XV sec. 
MACAO ITALIA XIX sec. OTTOCENTO ITALIA XVI sec
SETTE E MEZZO ITALIA? 
BLACKJACK STATI UNITI ?? CRAPETTE FRANCIA XIX sec. 
BRISCOLA ITALIA, FRANCIA? XIX sec. CRIBBAGE INGHILTERRAXVII 
MADRASSO ITALIA XIX sec. BELOTE FRANCIA ?? 
TRESSETTE ITALIA XVII sec. BESTIA 
TERZIGIRO(TERZIGLIO) ITALIA XIX sec. ECARTE'FRANC [A XIX sec. 
SCOPA ITALIA XIX sec.? PICCHETTO ITALIA XVI sec. 
CIRULLA ITALIA ?? BRIDGE INGHILTERRA XX m 
PR4MIERA ITALIA XVI sec. BOSTON STATI UNITI XVIII sec 
POKER STATI UNITI XIX sec. WHIST INGHILTERRAXVIII 
CANASTA URUGUAY XX sec. SCALA QUARANTA UNGHERIA XX sec. 
PINNACOLO ITALIA? XX sec. CONCHINO MESSICO XIX sec. 
RAMINO ITALIA XX sec.