un
due tre stella
I giocatori sorteggiano, con una conta, il capogioco.
Si traccia per terra una linea di partenza, dietro la quale si dispongono tutti i giocatori meno il capogioco, che va invece a
piazzarsi a 15/20 passi di distanza dalla linea di partenza.
Al via, il capogioco si voltam e dà le spalle ai giocatori. Mentre il capogioco è voltato, i giocatori ne approfittano e avanzano di uno, due, tre passi a scelta, camminando o di corsa.
Ma il capogioco ad un tratto dice: Uno, due, tre... Stella! e si volta.
I giocatori a questo punto, ma i più prudenti anche prima, si bloccano, si immobilizzano sul posto.
Se il capogioco, a proprio insindacabile giudizio, vede uno o più giocatori muoversi, li punisce obbligandoli a tornare alla linea di partenza e da lì ripartire.
Poi il capogioco dà le spalle di nuovo ai giocatori i quali, non visti, cercano di avanzare ancora. Ma il capogioco, col ritmo che vuole, per ingannare i giocatori, dice ancora: Uno, due, tre...Stella! e si volta per cogliere in fallo, in movimento, qualche giocatore incauto. Stesso meccanismo: i giocatori sorpresi a muoversi, tornano alla partenza.
Vince la partita il giocatore che raggiunge per primo la linea di arrivo dove si trova il capogioco (non importa se lo tocca o no. Basta che oltrepassi la linea).
Il vincitore diventa il nuovo capogioco e si ricomincia.
Osservazioni
Diffuso dappertutto. Si giocava a "Uno, due, tre, Stella!", ad esempio, a Roma, Livorno Sassari ecc. A Genova si chiamava "Passi contati", a Potenza "Per le vie di Roma".
Una volta si chiamava Le belle statuine.
|